Armando Ravaglioli

Una vita per Roma

Giornalista


L’impegno professionale di giornalista di Armando Ravaglioli incominciò negli uffici stampa dell’Azione Cattolica di Luigi Gedda (dove fra l’altro curò la casa editrice AVE) e in quello dell’ONMI di Urbano Cioccetti (sua la realizzazione della rivista “Nostro Figlio” specializzata sulle tematiche della infanzia e della famiglia, che non tardò ad imporsi nel mondo dei pedagogisti).

Fra il 1958 e il 1974 passato al Comune di Roma, Ravaglioli ne curò l’Ufficio Stampa , il Servizio di Informazioni al pubblico e quello di Relazioni con l’estero oltre a dedicarsi a numerose iniziative di divulgazione delle attività comunali e a redigere gran parte degli interventi ufficiali del Sindaco e di numerosi esponenti dell’Amministrazione. Particolarmente significativo dal punto di vista professionale appare la sua esperienza quale responsabile -insieme con Carlo Pietrangeli, direttore dei Musei Capitolini- della rivista ufficiale del Comune di Roma, Capitolium, che visse in quella fase la stagione di maggiore prestigio.

Contemporaneamente, le attitudini giornalistiche di Ravaglioli si manifestavano nelle iniziative, da lui realizzate, di presenza di Roma all’estero (le mostre divulgative della città, in particolare) e in quelle di contatto con le città straniere (il Gemellaggio Roma-Parigi, la partecipazione all’Unione delle Capitali della Comunità Europea …)

Chiusa l’esperienza lavorativa in Campidoglio, mentre avviava una prolifica attività di scrittore, Ravaglioli curò alcune collaborazioni con quotidiani cittadini (Il Popolo e Il Tempo, per il quale, fra l’altro, fu titolare di una rubrica settimanale di itinerari alla scoperta della città) e con l’Ente Provinciale del Turismo, per il quale realizzò per anni “Carnet di Roma”, un periodico in cinque lingue di presentazione di Roma ai turisti internazionali.

Dal 1989 al 1993, realizzò insieme con il figlio Marco la rivista “Roma Rome”, che si proponeva come tribuna, aperta anche al pubblico dei visitatori della città, di riflessione sulle problematiche culturali e amministrative.

Significativa fu poi la collaborazione di Ravaglioli con l’Associazione Stampa Romana, per conto della quale rilanciò il Premio Roma per la stampa